0 1 dicembre 2002

Una bandiera (di pace) per i cattolici?

La bandiera della pace l’abbiamo vista tutti. Si tratta di quel pezzo di stoffa dai diversi colori che sempre più spesso appare sui davanzali delle finestre e sulle ringhiere dei balconi. L’iniziativa rientra in un progetto di mobilitazione contro la guerra portato avanti da un’articolata galassia di associazioni che orbitano nell’area della sinistra o del movimento no–global. Esporre la bandiera per dare voce al desiderio di pace è in sé positivo. Ci lascia invece perplessi che a questo progetto si siano accodate, un po’ troppo acriticamente, alcune realtà di ispirazione cristiana. Di fronte alla pace, ma anche di fronte alle scelte della politica, della bioetica, della scuola, della famiglia, noi pensiamo che le associazioni e le comunità cristiane non abbiano bisogno di chiedere in prestito bandiere a chicchessia. I cattolici, infatti, la loro bandiera ce l’hanno già ed è inscritta nel Vangelo, nel magistero della Chiesa, nella dottrina sociale. Nascondere questa bandiera anche in nome di un valore buono e condivisibile come quello della pace significa accettare, di fatto, di stare nel contesto sociale senza il proprio colore, cioè la propria identità. E tra i tanti colori della bandiera della pace, ci sembra che l’unico assente sia proprio quello che caratterizza i cristiani. Cancellato o dimenticato per distrazione? O forse per una precisa strategia di omologazione.